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Conferenze Amaldi - Nota storica

Nota storica

Nel 1980 la National Academy of Sciences degli Stati Uniti istituì il Committee on International Security and Armament Control (CISAC), presieduto dal Prof. W.K.H. Panofsky. Il suo principale scopo era di mantenere contatti bilaterali con un gruppo analogo esistente presso l'Accademia Sovietica delle Scienze. Nel gennaio 1986, a Washington, il CISAC organizzò un incontro al quale parteciparono dieci scienziati provenienti da diversi paesi europei. A questa riunione furono discussi alcuni aspetti del controllo degli armamenti, nonché la possibilità di stabilire in Europa un gruppo di lavoro sul modello del CISAC.

Francesco Calogero e Carlo Schaerf intervennero a questo incontro e, di ritorno a Roma, ne riferirono a Edoardo Amaldi, allora Vicepresidente dell'Accademia Nazionale dei Lincei. Amaldi, molto favorevole all'iniziativa, costituì il Gruppo di lavoro per la sicurezza internazionale e il controllo degli armamenti (SICA) presso la stessa Accademia.

Nel 1988 fu organizzato un primo incontro informale dal SICA a Roma nei giorni 23-25 giugno 1988, con la partecipazione dei rappresentanti di otto paesi (Belgio, Danimarca, Francia, Germania Federale, Gran Bretagna, Paesi Bassi, Svezia, Stati Uniti). Fu deciso di organizzare una conferenza internazionale nell'anno successivo, estendendo la partecipazione ad altri paesi europei, inclusa l'Unione Sovietica.

Il secondo incontro su International Security and Disarmament: the role of the Scientific Academies si tenne a Roma a giugno 1989.

La terza conferenza fu tenuta di nuovo a Roma nel giugno del 1990. Il titolo, il programma e i temi in discussione erano già stati stabiliti da Edoardo Amaldi, allora Presidente dell'Accademia, e dal gruppo SICA, quando Amaldi morì improvvisamente il 5 dicembre 1989. Venne deciso di portare avanti l'iniziativa e Giorgio Salvini succedette ad Amaldi alla Presidenza dell'Accademia e anche alla guida del gruppo SICA. La Conferenza del 1990 fu dedicata alle prospettive mondiali per la pace, per la cooperazione in campo ambientale e per il disarmo effettivo nel nuovo clima internazionale. Fu in occasione di questo incontro che si stabilì di intitolare tutte le successive conferenze alla memoria di Edoardo Amaldi. Da allora la Conferenza Amaldi ha continuato con cadenza regolare.