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Il fondo librario Olinto Valenti

Date: 
03/06/2020


 

Presso la Biblioteca dell’Accademia dei Lincei è confluito, negli anni '90 del Novecento, un lascito di circa 790 opere librarie di varia natura ed epoca, legate al nome di Olinto Valenti. Nella raccolta sono presenti alcuni rari volumi di carattere periegetico del Settecento e dell’Ottocento, dispacci, studi sulla geografia, l'archeologia e la storia dell’Asia Minore, nonché saggi sull’arte bizantina e i costumi ottomani. La collezione, costituitasi a Istanbul grazie alla passione di Valenti, contava in origine circa 950 volumi e includeva anche cinque manoscritti, nove cinquecentine e venticinque opere del Seicento.

Alcuni volumi sono impreziositi da vivaci legature in pelle dipinte dal Eirenarchos Kovas, zωγράφος di origine greca attivo nella città sul Bosforo e in particolare presso il Patriarcato, che reinterpreta con uno stile originale e ricco di auliche citazioni la tradizione figurativa greco-ortodossa..

Sede originaria della biblioteca di Valenti era il complesso neo-medievale della chiesa di S. Antonio, dove egli visse con la moglie Yolanda Leone fino alla sua morte. Infatti, nelle vetrate di quella che fu la sua ampia abitazione è ancora possibile scorgere le iniziali intrecciate del suo nome, così come compaiono anche sui suoi volumi.

Industriale levantino di umili origini, Valenti riuscì a diventare un influente personaggio nella Turchia di quel tempo e un noto membro della comunità italiana in Levante.

La rete di rapporti con il mondo internazionale di Costantinopoli sono all'origine degli acquisti delle opere presenti oggi nel Fondo. Fu mecenate e munifico sostenitore di iniziative editoriali, come ricordava con gratitudine Benedetto Palazzo nella prefazione al volume sull'Arap Camii (l'antica chiesa domenicana di Costantinopoli), che non sarebbe stato possibile senza la biblioteca Valenti: «Nous avons dédié notre étude à M. Olinto Valenti. C’est un tribute de particulière gratitude dont nous ne pouvions pas nous passer, car c’est grâce à sa magnifique bibliothèque, l’une des plus riches de la ville en ouvrages concernent l’Orient, à son appui et à ses encouragements qui ce libre a pu être mené à bonne fin et peut paraitre aujourd’hui» (Galata février 1946).

 

Bibliografia

S. Pedone, Bibliofilia bizantina. Il fondo Olinto Valenti nella Biblioteca dell’Accademia dei Lincei, in Il potere dell’arte nel Medioevo. Studi in onore di Mario D’Onofrio, a cura di M. Gianandrea, F. Gangemi, C. Costantini, Roma: Campisano Editore, 2015, pp. 313-326 (Saggi di storia dell’arte, 40).


 

Legenda

Fig. 1 Istanbul, İstiklal Caddesi, Veduta del complesso di Sant’Antonio e dell’appartamento della famiglia Valenti
Fig. 2 . Rilegatura dipinta a mano del volume di P. B. Palazzo, L’Arap Djami ou l’église de Saint-Paul à Galata, Roma, Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana, Fondo Valenti
Fig. 3 Rilegatura dipinta a mano del volume di J. Ebersolt, Sanctuaires de Byzance, Roma, Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana, Fondo Valenti

 

 

 

 

Categoria: 
Approfondimento