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Il Socio Portoghesi, uno dei grandi protagonisti dell'architettura contemporanea, si è spento a Calcata

Date: 
30/05/2023

Paolo Portoghesi, uno dei grandi protagonisti dell'architettura contemporanea, si è spento il 30 maggio scorso a Calcata (VT), a 91 anni. Iscrittosi nel 1950 alla Facoltà di Architettura alla Sapienza; conobbe come docenti Marcello Piacentini, Vincenzo Fasolo, ma scelse tra i suoi maestri elettivi Mario Ridolfi, soprattutto per l’intelligente rilettura della spazialità barocca nel contemporaneo. Giovanissimo, pubblicò la prima monografia su Guarino Guarini e i primi saggi su Francesco Borromini, che è rimasto un riferimento costante in tutta la sua opera di architetto e di critico (nel 2020 ha riedito in nuova forma il suo classico Borromini la vita e le opere e nel 2021 il libro Attualità di Borromini).

Progettazione, elaborazione teorica e insegnamento sono stati per tutta la sua lunga carriera attività che si compenetrano, così come si sono coniugati nei suoi progetti la conoscenza e il rispetto del passato con la capacità di sperimentare soluzioni adatte alla contemporaneità.

Ha insegnato Storia della critica, collaborando con Bruno Zevi alla realizzazione della grande mostra Michelangelo architetto e, nello stesso 1964, ha fondato uno studio insieme all’ingegnere Vittorio Gigliotti, con cui ha realizzato la maggior parte dei suoi progetti. Con lui ha progettato casa Papanice a Roma, considerata uno dei manifesti del postmodernismo italiano, teso a riscoprire linguaggi e materiali della Storia come fonti d'ispirazione progettuale dopo la cesura del Movimento Moderno e del Razionalismo.

Nel 1966 Portoghesi ha fondato la rivista Controspazio restandone direttore fino al 1983; successivamente ha diretto il Dizionario Enciclopedico di Architettura e Urbanistica (1968) e le riviste Itaca (1977), Eupalino (1985/90), Materia (dal 1990) e Abitare la Terra (dal 2001).

Al 1966 risale la prima edizione del fondamentale studio su Roma barocca; all’architettura romana del secondo Ottocento ha invece dedicato il pioneristico volume L’Eclettismo a Roma, del 1968.

Preside della facoltà di architettura del Politecnico di Milano nel 1968, in occasione delle proteste degli studenti si pose in dialogo con loro. Nel 1976 ha pubblicato il saggio Le inibizioni dell'architettura moderna, le cui riflessioni sono state alla base di quello che negli anni seguenti è divenuto l’approccio postmoderno italiano in architettura.

Nel 1979 Portoghesi è stato eletto primo direttore del Settore Architettura della Biennale di Venezia. In quell’occasione incaricò Aldo Rossi di realizzare il “Teatro del Mondo, un piccolo teatro galleggiante ormeggiato sulla Punta della Dogana, dove si tennero spettacoli della Biennale Teatro diretta da Maurizio Scaparro. Nel 1980, sotto la sua direzione, si è inaugurata la prima edizione della Biennale – Sezione architettura, con la celebre installazione della “Strada Novissima”. Nel 1981 è tornato a insegnare nella facoltà di Architettura di Roma. Divenuto presidente della Biennale dal 1983 al 1993, ha concluso il suo mandato con la mostra Lo Spazio Sacro nelle tre religioni monoteiste, inaugurata a Venezia e poi e riproposta a Monaco, Londra e Berlino.

Studioso della cultura islamica e vicino al mondo arabo, dagli anni Settanta ha viaggiato e progettato all’estero, specialmente in Africa e in Medio Oriente: tra le sue realizzazioni, il Palazzo dei reali di Giordania ad Amman, l’aeroporto e il piano regolatore di Khartoum, ma anche la Moschea di Roma (in collaborazione con Vittorio Gigliotti e l’architetto Sami Mousawi) e la Moschea di Strasburgo. La sua ultima opera architettonica è la cattedrale di Lamezia Terme realizzata nel 2019.

A Calcata, nel viterbese – dove ha stabilito la sua residenza, con il suo studio e la vasta biblioteca – dagli anni Novanta si è dedicato al suo progetto più personale: il grande parco della sua villa in cui ha voluto condensare le forme più tipiche della sua architettura.

Multiforme e di grande spessore è stata la sua attività. Oltre al versante della critica e dello studio della Storia dell’architettura è sempre stato attivo per sensibilizzare alla cura e alla salvaguardia del patrimonio architettonico moderno.

Portoghesi è stato Socio corrispondente dell’Accademia dei Lincei dal 2000, poi Socio nazionale dal 2003. Nel biennio 2013-2014 è stato presidente dell’Accademia di San Luca.

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