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Telescopio e microscopio nel 'Tesoro messicano'

Date: 
21/02/2020

Il Tesoro messicano (Rerum medicarum novae Hispaniae thesaurus), monumentale silloge di botanica, zoologia e mineralogia del Nuovo Mondo, è un volume naturalistico edito nella sua interezza nel 1651.  Impreziosito da un ampio corredo iconografico (circa ottocento immagini), lo stampato chiude la stagione editoriale lincea e a giusto titolo può definirsi come il libro simbolo dell’équipe lincea non solo per il rilievo conferito alle immagini, ma per il lavoro collegiale sotteso alla sua stesura.

Joannes Faber (cancelliere della prima Accademia) è il curatore della corposa sezione zoologica. Egli, prendendo le mosse dalla descrizione dei particolari anatomici del pidocchio rilevati dal microscopio, si sofferma sul telescopio, attribuendo l’aspetto teorico e lo studio dello strumento al linceo Giovambattista della Porta, poggiando anche sulle affermazioni di Keplero. La realizzazione del telescopio – prosegue Faber – si deve a un artefice tedesco o olandese, mentre Galilei, venuto a sapere in modo del tutto casuale dello strumento, spontaneamente, senza aver visto prima il tubo ottico, ne costruisce uno simile e per primo, a Padova e a Venezia, dimostra di esserne l’inventore. Pertanto senza alcun dubbio Galileo non soltanto lo realizza, pur avendone avuto a malapena notizia, ma lo perfeziona a tal punto che per primo ne diffonde la fama.

La digressione sulle invenzioni galileiane si conclude con il ricordo del fondatore dell’Accademia dei Lincei, Federico Cesi, il quale, pur avendo raccolto non più che una notizia dai Paesi Bassi, riesce a costruire lo strumento, coniando il nome di telescopio.

Infine Faber ricorda il banchetto sul Gianicolo del 14 aprile 1611, offerto da Cesi, al quale partecipano, tra gli altri, Galilei, di lì a poco linceo (1625). Durante il banchetto la visione di “alcuni spettacolo celesti e terrestri” si unisce alle discussioni filosofiche, e il nome di “telescopio” è talmente gradito che la sua fama si diffonde ben presto non solo a Roma, ma nel mondo.  


 

Legenda

Fig. 1

 

 

Categoria: 
Approfondimento