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Newsletter n. 11 - 2020

Attività Accademici Lincei

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UNA QUESTIONE DI GOCCIOLINE
Fluodinamica e contagio da COVID-19

In occasione della cerimonia solenne di chiusura dell'anno accademico si è tenuta la conferenza  del socio linceo Giovanni Seminara su un tema di grande attualità: fluodinamica e contagio da Covid-19. 
Uno dei numerosi aspetti inquietanti della pandemia in corso è l’assenza di un quadro interpretativo del meccanismo di contagio, condiviso dalla comunità scientifica e dalle Istituzioni nazionali e internazionali a cui è affidata la gestione della pandemia.
Oggetto specifico della conferenza è stato quello di cercare di far luce su questioni controverse, alle quali  le grandi Accademie hanno sempre certato e cercano di rispondere. Proprio questo punto di vista ha suggerito alla Commissione per l’Ambiente e le Grandi Catastrofi Naturali dell’Accademia Nazionale dei Lincei l’opportunità di fare il punto sullo stato delle conoscenze scientifiche relative alla fluodinamica del contagio. Ne è scaturito un rapporto, recentemente apparso sui Rendiconti Lincei (Seminara et al, 2020).
Per riascoltare l'intera conferenza e per vedere i materiali proiettati in tale occasione si veda l'approfondimento.

APPROFONDIMENTO

LE MIGRAZIONI DEGLI ITALIANI: ADATTAMENTO ALLA CRISI O NUOVA EMIGRAZIONE

Molti indicatori segnalano una ripresa dell’emigrazione verso l’estero, interpretata per lo più come una conferma della crisi del sistema Italia, incapace di offrire lavoro e promozione sociale ed economica, soprattutto alle giovani generazioni. Il Convegno Le migrazioni degli Italiani: adattamento alla crisi o nuova emigrazione, programmato per il 29 ottobre, cerca di fare chiarezza su questo fenomeno e di comprendere per quali ragioni l’emigrazione degli italiani abbia rialzato la testa, mezzo secolo dopo l’esaurirsi della storica migrazione iniziata con l’unità d’Italia. L’ accresciuta propensione a lasciare il paese è una prova che la crisi economica e sociale sta diventando strutturale, e che il paese è diventato sempre meno attrattivo per i giovani italiani? Oppure si tratta di una risposta alla crisi, destinata a riassorbirsi? Oppure è la fisiologica conseguenza dell’integrazione economica e sociale tra paesi sempre più stretta, che comporta inevitabilmente un aumento della mobilità internazionale? E, infine, in che misura l’Italia esporta talenti più di quanti non ne accolga, perdendo prezioso “capitale umano” e quali possono essere le vie per rimediare a questo scompenso?
Per effetto del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 18 ottobre 2020, il convegno non ha avuto luogo in presenza ed è stato reinventato come evento telematico. Gli interventi dei relatori saranno videoregistrati e resi disponibili sul sito dei Lincei.

APPROFONDIMENTO

IL LINCEO ROGER PENROSE PREMIO NOBEL PER LA FISICA 2020 

Roger Penrose, 89 anni, britannico, professore emerito di Matematica a Oxford, nel 1965 ha pubblicato lo storico studio che ha fornito gli strumenti matematici per calcolare quello che la Relatività prediceva: un oggetto misterioso la cui massa è concentrata in uno spazio piccolissimo. Nel 1965 Penrose, ispirato dalla scoperta di violenti fenomeni che richiedevano una spiegazione, formulò nuovi metodi matematici con i quali dimostrò che la formazione dei buchi neri era una inevitabile conseguenza della Relatività generale, naturale e attesa" hanno spiegato in diretta streaming dall'Accademia reale delle Scienze. Lo studioso ha speso gran parte dei suoi ottantacinque anni a immaginare formule matematiche che descrivessero i lati più nascosti dell'Universo, dai buchi neri alla mente umana. E ha raccontato la sua avventura intellettuale in libri di successo come La mente nuova dell'Imperatore ( 1989), dove avanzava l'ipotesi che la coscienza possa aver origine da fenomeni quantistici interni ai neuroni. Torna su questi argomenti con un saggio ancor più provocatorio: Fashion, faith and fantasy in the new physics of the universe, pubblicato dalla Princeton University Press.
Lo studioso è stato insignito del prestigioso premio che corona  la sua ricca e brillante carriera accademica.

 

IL RINASCIMENTO DELL'ANTICO.
L’inaspettata ricomparsa del blu egizio nella Galatea di Raffaello

Nell’ambito delle celebrazioni per il V centenario della morte di Raffaello, l’Accademia Nazionale dei Lincei ha organizzato l’esposizione Raffaello in Villa Farnesina: Galatea e Psiche curata dal socio linceo Antonio Sgamellotti, che si terrà dal 6 ottobre 2020 al 6 gennaio 2021 nella Villa fatta costruire e decorare dal ricchissimo banchiere e intimo amico di Raffaello, Agostino Chigi.
In questa occasione saranno presentati i sorprendenti risultati delle indagini sui materiali dell’affresco di Raffaello il Trionfo di Galatea effettuate dal gruppo coordinato dal prof. Sgamellotti e che ha coinvolto  l'ENEA, il IRET-CNR, il Laboratorio di Diagnostica per i Beni Culturali di Spoleto, e il XGLab-Bruker. 
Al primo piano della Villa Farnesina, in collaborazione con l’Istituto Centrale per la Grafica, si potrà vedere, inoltre, l’esposizione dal titolo La Favola di Amore e Psiche nella traduzione grafica della Regia Calcografia. Disegni, fotografie, matrici in cui si sintetizza, in maniera emblematica, l’ultima fase del percorso storico dell’incisione classica italiana che, fin dalle sue origini, trasse dall’opera di Raffaello e della sua scuola la principale fonte di ispirazione.

APPROFONDIMENTO

MUSEO NAZIONALE DELLA LINGUA ITALIANA

La lingua italiana non ha mai avuto un suo museo. Un museo grande, articolato, tecnologico come quelli dedicati ad altre lingue. Questo progetto intende proporre l’impianto concettuale necessario per realizzare un museo stabile, aperto al pubblico tutto l’anno, in grado di celebrare l’importanza, la ricchezza, la bellezza della lingua italiana.
Il progetto, coordinato dal socio Luca Serianni, si basa sulla possibilità di rappresentare la lingua attraverso la produzione letteraria che ne ha tracciato la storia, ma soprattutto sulla conclamata appartenenza della lingua al patrimonio culturale immateriale di ciascun cittadino così come riconosciuto nell’articolo 2.2 della Convenzione internazionale per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco (adottata dall’Unesco il 17.10.2003 e ratificata dall’Italia con la L. n. 167 del 27.9.2007), che tratta specificamente di «tradizioni ed espressioni orali, ivi compreso il linguaggio, in quanto veicolo del patrimonio culturale immateriale» e si conforma alla definizione di museo messa a punto dall’International Council of Museums (Icom) nell’assemblea generale di Seoul nell’ottobre del 2004 e recepita dall’art. 1 del Decreto ministeriale MiBACT 23 dicembre 2014 titolato “Organizzazione e funzionamento dei musei statali”.
Si tratta dunque di un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società, e del suo sviluppo, aperta al pubblico, che effettua ricerche sulle testimonianze materiali ed immateriali dell’uomo e del suo ambiente, le acquisisce, le conserva, e le comunica e specificatamente le espone per scopi di studio, educazione e diletto promuovendone la conoscenza presso il pubblico e la comunità scientifica.

PIRANESI E I CORSINI

Esattamente trecento anni fa, il 4 ottobre del 1720, nasceva a Venezia Giovanni Battista Piranesi, architetto, ma soprattutto incisore di enorme fama che legò il proprio nome e la propria attività, in maniera indissolubile, alla città di Roma, dove arriva, appena ventenne nel settembre del 1740. A febbraio era cessato il decennale pontificato di Clemente XII, al secolo Lorenzo Corsini, ed ora sedeva sulla Cattedra di Pietro il bolognese Prospero Lambertini, papa Benedetto XIV.
La famiglia Corsini era ancora molto potente e la personalità di Neri Maria Corsini, cardinal nepote durante gli anni del regno di Clemente XII, appena concluso, è una delle più influenti sia dal punto di vista politico che culturale.
Il palazzo di via della Lungara è in via di costruzione, la ricca e raffinata raccolta libraria di famiglia alla fine degli anni Quaranta verrà trasferita qui, nella sua sede definitiva, affidata alle cure di uno dei maggiori intellettuali dell’epoca, Giovanni Gaetano Bottari, con il quale il giovane Piranesi entra subito in contatto e che poi lo proteggerà ed aiuterà negli anni successivi. È proprio nella Biblioteca Corsiniana che si conserva una delle copie più interessanti di un’opera che Piranesi diede alle stampe nel 1756 e che rappresenterà un caposaldo nella descrizione archeologica e topografica di Roma, le Antichità Romane.

 

L'Accademia in breve

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A. Cagnazzo  con E. Antetomaso, I. Bonincontro, P. Cagiano, L. Forgione, S. Fox, A. Gallottini, M. V. Liberati, S. Pedone

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