Lettura Corsiniana della Socia Visceglia: Riti, devozioni e guerre

Immagine: Gaspare Morone Mola, Innocenzo X apre la Porta Santa (1650)

Il giubileo che si sta attualmente celebrando mostra al pubblico folle di religiosi e laici, variegate per età, sesso e provenienza che confluiscono a Roma, capitale spirituale del mondo cattolico, per partecipare a riti collettivi di remissione e pacificazione. Contemporaneamente i conflitti deflagrati in Europa e nel Mediterraneo entrano nel nostro quotidiano attraverso l’informazione ormai istantanea, immagini di spaventosa brutalità e i nuovi modi ibridi di fare la guerra. Questa coincidenza / contrapposizione tra aneliti alla pace e la realtà disumana della guerra ha caratterizzato anche altri giubilei del passato. Ci proponiamo di ripercorrerli per il periodo compreso tra XVI e XVII secolo, considerando diversi piani di lettura e mostrando l’intreccio di riti, devozioni, aspetti politici. Pur caratterizzata da continuità dottrinali e permanenze rituali, la storia dei giubilei è una storia mobile che ha come teatro una città, Roma, che tra Rinascimento ed età barocca si apre al mondo dilatato nei suoi confini.