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The statement on Landslides: what we know and do to defend ourselves

Le frane sono presenti in tutti i continenti, nei mari e negli oceani. Si stima che le frane interessino il 17% delle terre emerse e questo le rende fra i rischi naturali più diffusi. In Italia sono state mappate oltre 600.000 frane; oltre tre per km2 in media. Questo fa dell’Italia la nazione europea con più frane note. Eppure, eventi recenti indicano che il numero delle frane note sia sottostimato. Causate da forzanti naturali e azioni antropiche, le frane avvengono singolarmente, in piccoli gruppi, o in popolazioni di decine di migliaia in periodi da pochi secondi a settimane. Le frane sono anche pericolose. Si stima che oltre l’8% della popolazione mondiale viva in aree franose. La gran parte del territorio nazionale è soggetta a frane alcune delle quali hanno causato danni ingenti. Dal 1974 al 2023, in 50 anni, si sono avuti 1070 morti e dispersi, oltre 1400 feriti e oltre 138.000 sfollati e senzatetto a causa di frane in 2681 località di 1563 Comuni in tutte le Regioni. Secondo il Repertorio Nazionale degli Interventi per la Difesa del Suolo, fra il 1999 e il 2019, sono stati spesi oltre 2 miliardi di euro per la mitigazione del rischio da frana. 

Il 5 giugno, nell’ambito della XLII Giornata dell’Ambiente, l’Accademia Nazionale dei Lincei ha organizzato un convegno sulle frane per (i) fare il punto sulle conoscenze e le capacità tecnologiche di riconoscere, mappare, monitorare e prevedere le frane e i loro impatti; (ii) valutare gli ostacoli per una piena applicazione delle conoscenze e delle tecnologie disponibili per una più efficace mitigazione del rischio da frana; (iii) identificare e analizzare le carenze conoscitive e le necessità tecnologiche e organizzative; e (iv) indicare attività di ricerca e sviluppo tecnologico, nonché organizzative e gestionali per una più efficace gestione e riduzione del rischio da frana. 

Sulla base delle relazioni presentate da 16 relatori, italiani e internazionali, e degli esiti di una fruttuosa discussione collegiale, l’Accademia Nazionale dei Lincei ha predisposto un rapporto programmatico che (i) sintetizza le conoscenze e le capacità tecnologiche disponibili in tema di frane; (ii) identifica le criticità nella gestione del rischio da frana in Italia; e (iii) propone azioni conoscitive, tecnologiche, gestionali e organizzative utili a una più efficace gestione del rischio da frana nel contesto dei cambiamenti climatici, ambientali, economici e sociali in atto e attesi. 

La resilienza alle frane – come quella ad altri rischi – si deve basare su conoscenze scientifiche, capacità tecnologie, azioni gestionali e organizzative sinergiche, e su di un cambiamento culturale che coinvolga la popolazione e i decisori politici.

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