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Sandro Pignatti, botanico ed ecologo, pioniere della ricerca sull'ambiente, mancato a Roma

Pignatti, Alessandro

Sandro Pignatti, Socio linceo dal 1989, professore ordinario di Ecologia alla Sapienza Università di Roma e professore emerito dal 2000, è stata una delle personalità più eminenti della comunità scientifica nazionale e internazionale che lavora all'interfaccia tra la Botanica e l'Ecologia.  Tale posizione di riferimento fu raggiunta grazie alla vastità delle sue ricerche che hanno spaziato dalla fitogeografia, all'analisi della vegetazione, con particolare riferimento agli ecosistemi mediterranei e alpini, ma anche grazie alla sua profonda cultura umanistica maturata prima nei suoi studi liceali e poi all'Università come alunno del prestigioso Collegio Ghislieri presso l'Università degli Studi di Pavia. Dopo la laurea (1954) si spostò dapprima a Barcellona con una borsa di studio, poi a Montpellier, dove fu allievo del fitosociologo Josias Braun-Blanquet. Fu assistente e professore incaricato di Botanica a Pavia dal 1955 e dal 1958 a Padova, quindi nel 1962 professore ordinario di Botanica a Trieste (1962-1982). L'incontro con Erich Nelson, un botanico di origine tedesca, che lavorò a lungo sulla flora italiana e che fece numerosi studi sull'evoluzione dei fiori d'orchidea, fu molto importante per il giovane Pignatti che da Nelson apprese un approccio olistico ai problemi della natura. Infine fu professore di Ecologia vegetale a Roma nel 1983 e dal 1988 professore ordinario di Ecologia.

L'opera per cui Sandro Pignatti è ricordato ovunque è la «Flora d'Italia». Pubblicata nel 1982, opera  presente nelle biblioteche e nei laboratori di flora, vegetazione ed ecologia vegetale di tutta Europa e di tanti Paesi nel mondo, fu la prima a integrare  i contenuti delle precedenti flore nazionali con dati ecologici  e biogeografici. Dopo 35 anni dalla prima edizione, il Professor Pignatti concluse  questa grande opera con  un aggiornamento molto innovativo della sua  Flora, pubblicata nel 2017 con numerosi collaboratori.

Come scrive il Professor Carlo Blasi «La capacità di andare sempre oltre le conoscenze acquisite è stato  il modo di vivere di  Sandro Pignatti.  Dopo una prima fase dedicata alla fitosociologia classica, si è aperto  alle tante applicazioni che connettevano questa disciplina, da sempre valutata come una delle   discipline ecologiche, con  la comprensione anche modellistica della complessità degli ecosistemi.».

Il professor Pignatti ha avuto riconoscimenti significativi da parte di tutte le Società scientifiche nazionali e internazionali coerenti con le sue competenze.  È stato socio  dell'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, dell'Accademia delle Scienze di Torino, dell'Accademia Slovena, dell'Accademia di Cordoba (Argentina), dell'Accademia Europea di Bolzano, socio onorario dell'Accademia Italiana di Scienze Forestali e Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana. E il carattere internazionale del suo lavoro è ben evidenziato dall’EVS Steering Committee quando ci ricorda che «Among other works, he was the esteemed author of Flora d'Italia, a monumental work that has guided generations of botanists and ecologists. Beyond his scientific achievements, Professor Pignatti was known for his kindness, generosity, and unwavering support of young scientists».

Come past President dell’International Association for Vegetation Science (IAVS), Sandro Pignatti  nel 1992 fondò il  “Working Group European Vegetation Survey” della IAVS. Per molti anni egli ospitò  la riunione annuale dell’EVS nell’Orto Botanico di Roma, creando in concreto la possibilità di incontri e collaborazioni scientifiche a livello internazionale per tanti ricercatori italiani.

Con la sua lungimiranza e visione il Sandro Pignatti è stato certamente il pioniere di una ricerca sull'ambiente e sulle relazioni che legano gli ambienti alle comunità vegetali, relazioni che sono anche alla base  della solidarietà e dell'eguaglianza tra i popoli. La biodiversità, entrata nella nostra costituzione, ne è l'emblema più immediato.

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