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Proto Pisani, Andrea

National Fellows

Category: 
VI Scienze Giuridiche


Elected: 2001

Email: andrea.protopisani [@] unifi.it

Profile

Prof. emerito dell'Università di Firenze (già Prof. ord. di Diritto processuale civile).

Nato nel 1939 a Napoli, si laurea nel luglio del 1961, in diritto processuale civile, relatore Virgilio Andrioli, il più giovane allievo di Giuseppe Chiovenda.
Il suo rapporto col Maestro Virgilio Andrioli sarà determinante non solo nella sua vita di studioso, ma anche sul piano umano per le sue accentuate doti di moralità anche nella vita universitaria.
Nel 1964 gli è assegnato (da una commissione presieduta da Salvatore Satta) il premio Carlo Maria De Marini per la sua tesi di laurea.
Nel 1966-1967 acquisisce la libera docenza, e nell'ottobre del 1968 è secondo ternato nel concorso a cattedra in diritto processuale civile, materia che ha insegnato dal 1968 al 2009 con la sola interruzione negli anni 1994 1998 in cui ricoprì l'incarico di consigliere laico del Consiglio Superiore della Magistratura. Chiamato a Siena, si trasferì a Bari nel 1973 e poi dal 1974 a Firenze dove insegnò fino al suo pensionamento.
Mentre le sue due prime monografie, nonostante l'ampiezza e delicatezza dei temi trattati risentono del loro carattere giovanile e si presentano di carattere prevalentemente dommatico concettuale, dal 1969 il suo "stile" muta profondamente. Innanzi tutto a causa dello svolgimento dell'attività didattica, che assumerà, dopo i primi anni, carattere tutto particolare, sia per la capacità di colloquiare con gli studenti, sia per il numero delle lezioni dedicato ogni anno alla trattazione dell'intera materia, sia per l'inizio dal 1977 (e dal 1979 in collaborazione con l'indimenticabile collega Giovanni Fabbrini) dell'organizzazione di un autonomo corso seminariale annuale destinato solo agli studenti che avessero superato l'esame base, seminari aperti anche ad altri docenti, ai magistrati e avvocati. Nello stesso tempo egli si appropria della lezione di Tullio Ascarelli, di Luigi Mengoni e di tanti altri: comprende cioè che l'interpretazione è sempre una interpretazione sistematica con la Costituzione e i suoi valori quali innanzi tutto la dignità della persona.
Questa metodologia è presente nella moltitudine dei suoi scritti scientifici, delle sue relazioni, della stessa collaborazione al Foro italiano dal 1961, delle sue monografie, nel suo corso scritto di Lezioni (la cui prima edizione è del 1994).
Questo è alla base della proposta di Pietro Rescigno e di Rodolfo Sacco di consentirgli di divenire socio all'Accademia del Lincei, e poi di tanti riconoscimenti anche internazionali specie dell'America latina.