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Scomparsa Lellia Cracco Ruggini

Date: 
Sunday, 27 June 2021

Una grave dolorosa perdita ha colpito l'Accademia dei Lincei e tutta la scienza antichistica, non solo italiana: il 27 giugno 2021 è deceduta, all'età di 89 anni, Lellia Cracco Ruggini, prof. Emerita dell'Università di Torino(già ordinaria di Storia romana con esercitazioni di epigrafia romana), Socio nazionale della nostra Accademia.

Studiosa di interessi e di apertura internazionale, Lellia Cracco Ruggini è stata borsista all'Istituto Italiano di Studi Storici «Benedetto Croce» di Napoli, dell'École des Hautes Études di parigi, dell'American Academy in Rome, due volte fellow dell'Institut for Advanced Study di Princeton. Ha condiretto la «Nuova Rivista Storica» e la «Rivista Storica Italiana», è stata Socio nazionale residente dell'Accademia delle Scienze di Torino, della Societé nationale des Antiquaires de France, Assoc. étrangere dell'Académie des Inscriptions et Belles Lettres, della Academia Europaea (London), dell'Association pour l’Antiquitè Tardive (Paris), dell'Associazione di Studi Tardoantichi (Napoli).

Autrice, ad appena trent'anni, di una fondamentale opera su Economia e società nell'«Italia annonaria». Rapporti fra agricoltura e commercio dal IV al VI secolo d.C., Milano 1961(ristampa anast., con nuova Introduzione, aggiornamenti bibliografici, errata corrige e rettifiche, Bari 1995), Lellia Cracco Ruggini si è ben presto imposta come figura di primo piano nel panorama internazionale della ricerca antichistica, con la pubblicazione di quasi 300 lavori(lunghe recensioni, articoli, saggi che hanno spesso assunto la dimensione di autentiche monografie, vari libri), perseguendo, con inesausto impegno, una ricerca che ha fatto di Lei un punto di riferimento per più di una generazione di studiosi.

Con caratteristiche peculiari, questa ricerca della Cracco Ruggini si è soprattutto concentrata sul periodo fra II e VI secolo d.C. Trattando di storia economica, sociale, di storia delle idee, di storiografia antica e moderna, la Cracco Ruggini ha saputo sagacemente utilizzare ogni tipo di documentazione, dalle fonti più propriamente storiografiche alla letteratura cristiana – comprese le fonti agiografiche – alla documentazione epigrafica, numismatica, ai resti archeologici, perseguendo quella che si può definire una «storia totale». Grazie ai suoi studi è ora meglio conosciuta la vita(sociale, economica, culturale etc.), durante la Tarda Antichità, di molte città italiane(Pavia, ad es., Milano, Aquileia, Vicenza, Torino, Venezia etc.). Ma soprattutto, indagando la storia del mondo romano dalla prospettiva tardoantica, la Cracco Ruggini ha saputo muoversi, con risultati originali ed importanti, in campi d'indagine non spesso frequentati: le relazioni tra Roma e l'Ellenismo tardoantico; la costruzione dell'identità di gruppi etnici – ebrei, orientali, etiopi, barbari; i conflitti religiosi tra pagani, giudei, cristiani, eretici durante il processo di cristianizzazione; il ruolo giuocato dall'aristocrazia senatoria, nonostante i cambiamenti istituzionali e le differenziazioni culturali, e di mentalità, del complicato e convulso periodo finale del mondo romano – e tante altre tematiche si potrebbero ricordare.

In tutti questi campi Lellia Cracco Ruggini ci ha lasciato contributi importanti ed originali. Le sue ricerche hanno influito, arricchendoli, su tanti studiosi, e soprattutto sui numerosi allievi, che hanno occupato, ed occupano, importanti cattedre e posti di ricerca in università italiane e straniere. Il Suo grande lavoro scientifico molto ci ha donato; la Sua scomparsa ci lascia tutti molto più poveri.

Giorgio Parisi                                                                    Roberto Antonelli

 

27 giugno 2021

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