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Il Socio Piero Bellini, esperto di diritto ecclesiastico, mancato a Roma

Date: 
18/07/2023

Piero Bellini, socio dell’Accademia dei Lincei dal 2002, è nato il 16 luglio 1926, si è laureato nell’Università di Roma in diritto internazionale nel 1948 sotto la guida di Tomaso Perassi discutendo una tesi sul Matrimonio religioso nel diritto internazionale privato. Assistente di diritto internazionale nel 1948, poi nel 1956 di diritto canonico, in quello stesso anno vince il concorso per referendario alla Corte dei Conti. Nel 1957 diventa libero docente di diritto ecclesiastico. Nel 1968 vince la cattedra di diritto ecclesiastico e insegna tale disciplina e diritto canonico a Ferrara fino al 1973. Nell’anno accademico 1973-74 insegna diritto canonico a Pisa. Passa poi nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Firenze, dove insegna diritto canonico dal 1974 al 1982. Nel 1982 è chiamato nella facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma alla cattedra di Storia del diritto canonico.

Le sue prime ricerche riguardano la materia matrimoniale, con particolare attenzione ai rapporti tra il diritto italiano e quello di altri Stati: tra i vari saggi su questo tema si può ricordare Bigamia e annullamento del precedente matrimonio all’estero, abolizione della sentenza estera, legittimazione, Milano 1957. Negli anni successivi affronta temi di maggior respiro, sia di diritto canonico, sia di diritto ecclesiastico, sia di storia del diritto canonico, nell’analisi dei quali viene maturando una lettura laicista quanto mai originale e innovativa. Nel 1963 pubblica a Milano L’obbligazione da promessa nel sistema canonistico, l’anno successivo sempre a Milano Denunciatio evangelica e denunciatio judicialis; nel 1968 a Roma Potestas Ecclesiae circa temporalia: concezione tradizionale e nuove prospettive. Il suo volume Principi di diritto ecclesiastico, edito a Milano nel 1972, è stato più volte ripubblicato, così come la monografia Respublica sub Deo: il primato del sacro nella esperienza giuridica dell’Europa preumanista, apparso per la prima volta a Firenze nel 1981, e il saggio Libertà e dogma: autonomia della persona e verità di fede, Bologna 1985, nel quale espone in maniera piana la propria linea interpretativa. Alla storia del diritto canonico sono, poi, dedicati numerosi studi: Il gladio bellico. Il tema della guerra nella riflessione canonistica dell’età classica, Torino 1989; Saggi di storia della esperienza canonistica, Torino 1991; Saeculum Christianum, Torino 1995, mentre nel 1996 presso l’editore Rubbettino è pubblicata la raccolta, in due volumi, dei suoi Saggi di diritto ecclesiastico.

Nel tempo il suo orizzonte s’è ampliato sino a investire temi di fondo relativi alla costruzione della società liberale ed al suo rapporto con le fedi religiose, mentre l’avanzarsi dell’età non gli impediva di proseguire in un’attività di ricerca di straordinaria vivacità. In questa prospettiva apparve nel 2000, a Torino, La coscienza del principe. Prospettazione ideologica e realtà politica delle interposizioni prelatizie nel governo della cosa pubblica, cui fece seguito, sempre seguendo la sua personale posizione ideologica e metodologica, Il diritto d’essere sé stessi. Discutendo dell’idea di laicità, Torino 2007. Una problematica ripresa ancora nel suo ultimo lavoro, scritto con Faustino De Gregorio, Il dovere di dire ciò che si pensa, il diritto di tacere ciò che si crede. Pluralità di idee non rinunciando alla propria, Torino 2022. Alla storia della Chiesa e del diritto canonico sono poi dedicati altri recenti studi, come Sede apostolica e realtà politiche fra Medio evo e l’epoca moderna, Torino 2015; Christianismus de hoc mundo. Fattore religioso e fattore politico nella esperienza dei primi secoli cristiani, Torino 2017 e Mare hibericum. Considerazioni canonistiche sulla spartizione alessandrina dell’Oceano Atlantico, Torino 2019.

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