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Mauro Picone, matematico e accademico. Un prezioso ritrovamento

Date: 
23/04/2020

Come accade spesso nei grandi palazzi, dove tra cantine, soffitte e armadi si nascondono a lungo, prima di essere scovati, oggetti e carte inutili o molte preziose, anche in Accademia, in un armadio celato dietro una finestra, mimetizzato dalla stessa tappezzeria del resto della sala, è stato rinvenuto un piccolo ma prezioso insieme di documenti polverosi e disordinati. In quella sala, al secondo piano di Palazzo Corsini aveva il suo studio il matematico Mauro Picone (1885-1977) per svolgere, a partire dal 1950, l’attività di Socio amministratore dell’Accademia dei Lincei.

I contenuti della documentazione sono relativi soprattutto all’impegno accademico di Picone per condurre l’Accademia, dopo la rinascita post-bellica, ad essere la più importante istituzione culturale del Paese. Con questo obiettivo, a partire dagli anni Cinquanta del ‘900, il matematico e amministratore dell’Accademia si rivolge a tutte le più alte cariche governative per attuare un “completamento dell’Accademia” con la creazione della Classe di lettere e arti; e per chiedere, a sostegno delle ampliate mansioni del Sodalizio, una maggiore dotazione annua. Per l’ampliamento accademico all’ambito letterario e artistico, nel 1956, deve rispondere ad una richiesta apparsa su «Il Popolo» circa l’intenzione di creare una nuova Accademia d’Italia.

Alla fine del suo mandato lascia la sua Storia dell’Accademia dei Lincei.

Le carte consentono di conoscere anche un aspetto più in ombra dell’attività di Picone. Durante la Grande Guerra fu infatti incaricato dal comandante Federico Baistrocchi, di calcolare nuove tavole di tiro per l'utilizzo delle artiglierie pesanti in montagna. Prima di allora, le uniche tavole disponibili, quelle per zone pianeggianti studiate per le guerre in Africa, erano del tutto inefficaci alle nuove alture e causavano anche gravi danni (si pensi al “fuoco amico”). Picone ottenne i risultati richiesti adeguando le vecchie tavole di Francesco Siacci alle complesse condizioni geografiche del Trentino. Per questi meriti nel 1917 fu promosso capitano d’artiglieria e nel 1918 gli fu conferita la Croce di guerra, seguita dalla Croix de guerre francese. Dal dicembre del 2013, nel quadro delle celebrazioni per il 90º anniversario del CNR, è stata intitolata a Mauro Picone una sala della sede centrale dell'ente. Al CNR inoltre, presso l’archivio storico è custodito un più consistente nucleo documentario lasciato da Picone.


 

Bibliografia

Picone M., L’Accademia nazionale dei Lincei, Roma 1966.
Picone M., Tavole di tiro da montagna, 1918.
Picone M., Biografie e bibliografie degli Accademici Lincei, Roma, 1976.

 

 

Categoria: 
Approfondimento