Tu sei qui

Premio Presidente della Repubblica 2021

Date: 
17/05/2021

L’Accademia Nazionale dei Lincei ha assegnato al prof. Silvio Garattini il Premio Nazionale Presidente della Repubblica per il 2021, in riconoscimento del “ruolo assai importante nell’indirizzare attraverso le sue attività molta della ricerca biomedica applicata alla salute e dell’impegno sociale svolto a livelli diversi, che ne fanno un esempio e un punto di riferimento nel Paese”.

“Silvio Garattini ha dato un contributo unico e straordinario dal punto di vista della ricerca scientifica, della imprenditorialità accademica, della formazione e promozione dei talenti, dell’impegno e responsabilità sociale”, commenta Giorgio Parisi, presidente dell’Accademia dei Lincei.

Nato a Bergamo nel 1928, Silvio Garattini, medico e farmacologo, è una figura di altissimo rilievo nella organizzazione della Sanità e della ricerca biomedica in Italia.

Dopo la laurea in medicina è assistente al prestigioso Istituto di Farmacologia dell’Università di Milano, allora diretto dal prof. Emilio Trabucchi. Nel 1961 fonda l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri (fondazione privata no profit) dove poter eseguire ricerche nel settore biomedico al di fuori delle Università, aprendo in modo innovativo per l’Italia il ruolo della filantropia nel sostenere la ricerca. La sua impostazione dell’Istituto è moderna, indipendente, innovativa per l’Italia, stabilisce da subito rapporti di collaborazione con importanti centri di studio pubblici e privati degli Stati Uniti.

L’Istituto continua a crescere diventa polo di attrazione per i giovani ricercatori brillanti anche per le posizioni di rottura che Garattini prende con la politica, l’Università e le industrie farmaceutiche, ma soprattutto per la sua conduzione democratico-decisionale, e la sua attrezzatura scientifica sempre più moderna e rinnovata. La ricerca dell’Istituto verte sulla chemioterapia antibatterica, - le prime ricerche di Garattini sono sull’idrazide dell’acido isonicotinico (INI) -, chemioterapia antitumorale e farmaci del Sistema nervoso Centrale, ai quali presto si aggiunge la ricerca sul sistema cardiovascolare e renale, la tossicologia e l’immunologia dei tumori. All’inizio degli anni 2000 ricostruisce l’Istituto Mario Negri, che rinnova nella struttura, nella sperimentazione e nella gestione e che continua la sua opera di critica costruttiva della sanità di questo paese. Egli dal 2018 ne è Presidente Emerito.

Nella sua lunga carriera ha scritto quasi novecento pubblicazioni. Con alle spalle questa prodigiosa e seria macchina di ricerca egli promuove campagne sociali importanti sull’appropriatezza dei farmaci, sulla corretta sperimentazione dei farmaci, sulla lotta contro il tabagismo e si impegna in una vasta attività di consulenza sulle questioni della salute per le pubbliche istituzioni sempre condotta con intelligenza, corretta informazione e grandi abilità di comunicatore. Ha ricoperto incarichi direttivi di grande importanza sempre con scrupolo e rigore: CUF, AIFA, CNR, EORTC, EMEA (ora EMA), Consiglio Superiore di Sanità, Comitato Nazionale per la Bioetica, Commissione per l’Etica della ricerca e la Bioetica del CNR. Ha ricevuto vari premi scientifici tra cui l'Alkmeon International Prize, il premio della Società Italiana di Chimica "Giulio Natta" e due lauree Honoris Causa (Bialystock e Barcellona). Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana per i suoi meriti speciali, ha anche ricevuto la Medaglia d’oro al Merito della Sanità Pubblica e la Légion d'Honneur.

Categoria: 
istituzionale