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Vassos Karageorhis archeologo e socio linceo, si è spento a Nikosia

Date: 
21/01/2022

Il 23 dicembre 2021 Vassos Karageorhis si è spento a Nicosia (Cipro). Con lui scompare una delle figure più eminenti dell’archeologia mondiale.

Nato nel 1929 a Trikomo, Karageorghis ha studiato presso l'Istituto di Archeologia dell'Università di Londra (1948-1952). Ha conseguito il dottorato presso la stessa università nel 1957. Dopo aver completato i suoi studi, è tornato a Cipro e ha iniziato una brillante carriera come archeologo presso il Dipartimento delle Antichità, che ha servito per 37 anni. Nel 1963 diventò Direttore del Dipartimento delle Antichità della neonata Repubblica di Cipro. Ha ricoperto questa posizione fino al 1989 quando fu nominato Consigliere del Presidente della Repubblica di Cipro, G. Vassiliou.
Membro della Society of Antiquaries di Londra (1960), della Società Archeologica di Atene (1962), dell'Istituto Archeologico Germanico (1964), dottore honoris causa delle università di Lione, Göteborg, Atene, Birmingham, Brock di St. Catharines (Ontario, Canada), socio dell'Accademia di Atene (1973), dell'Accademia Britannica (1973), della Reale Accademia di Svezia (1975), della Académie des Inscriptions et Belles Lettres (1975), della Royal Society of Arts (1977), dell'Accademia delle Scienze dell'Austria (1977) e dell'Accademia Nazionale dei Lincei (1978), Karageorghis contribuì instancabilmente a far conoscere al mondo l’immensa ricchezza archeologica e culturale e il ruolo svolto da Cipro in tutto il Mediterraneo.

I suoi scavi di Salamina, tanto quelli della palestra, del teatro, dello stadio e dell'anfiteatro (1952-67), quanto quelli della necropoli con la scoperta delle grandi tombe reali (1962-67), hanno portato alla luce uno degli insediamenti più significativi e più ricchi del secolo scorso. Oltre a Salamina, Karageorghis ha scoperto le necropoli di Akhera e di Pendayia che risalgono al Tardo Bronzo, scavate nel 1960, il sito di Kition, scavato tra il 1962 e il 1981, e i siti di Maa-Palaeokastro e Pyla-Kokkinokremos, portati alla luce tra il 1979 e il 1987.
Il suo atteggiamento di grande disponibilità e apertura ha portato a Cipro decine di missioni archeologiche provenienti da tutto il mondo, che aiutano a riscoprire l'antica storia dell'isola. Il suo impegno a difesa del patrimonio archeologico e storico dell'isola all'indomani dell'occupazione selvaggia da parte dell'esercito turco del Nord di Cipro, nell'estate del 1974, ha infine permesso di salvare un immenso patrimonio che rischiava di andare disperso.
Ha scritto oltre 50 volumi e 350 articoli affrontando tutti i problemi posti dall'archeologia cipriota e tutte le questioni storiche legate al ruolo e alla funzione di Cipro nella storia dell'antico Mediterraneo.
 

 

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